La finale della 23ª edizione della Coppa delle Coppe UEFA è stata disputata l'11 maggio 1983 allo stadio Ullevi di Göteborg tra Aberdeen e Real Madrid. All'incontro hanno assistito circa 18 000 spettatori. La partita, arbitrata dall'italiano Gianfranco Menegali, ha visto la vittoria per 2-1 ai supplementari del club scozzese.
Indice
1Il cammino verso la finale
2La partita
3Tabellino
4Note
5Voci correlate
Il cammino verso la finale
L'Aberdeen di Alex Ferguson esordì contro gli svizzeri del Sion al turno preliminare battendoli col risultato complessivo di 11-1 (i migliori marcatori furono McGhee con tre reti e la coppia Black - Hewitt con due). Ai sedicesimi gli albanesi della Dinamo Tirana furono sconfitti con molta fatica: all'andata decise un gol di Hewitt dopo appena otto minuti in Scozia, visto che il ritorno in Albania si concluse a reti inviolate, a conferma che non era mai facile imporsi in terra albanese. Agli ottavi di finale i polacchi del Lech Poznań persero sia all'andata che al ritorno rispettivamente coi risultati di 2-0 e 1-0. Ai quarti i Dons affrontarono i ben più quotati tedeschi occidentali del Bayern Monaco, pareggiando 0-0 all'andata in Germania Ovest e vincendo 3-2 la partita di ritorno ad Aberdeen. Fu questa una partita spettacolare: i tedeschi (nelle cui file militavano Rummenigge, Breitner, Augenthaler) andarono due volte in vantaggio ma vennero sempre ripresi, finché nella parte finale della gara il solito Hewitt - entrato in campo da soli due minuti - realizzò la rete decisiva. In semifinale i belgi del Thor Waterschei furono battuti con un sonoro 5-1 in casa, il che rese ininfluente la sconfitta al ritorno per 1-0, l'unica di tutto il torneo.
Il Real Madrid di Alfredo Di Stéfano, ex bandiera dei Blancos, iniziò il cammino europeo contro i rumeni del Minaur Baia Mare battendoli a Madrid 5-2, dopo che l'andata in Romania si concluse incredibilmente sullo 0-0. Agli ottavi gli ungheresi dell'Újpest furono battuti con un risultato complessivo di 4-1. Ai quarti di finale i Blancos affrontarono gli italiani dell'Inter, vincendo in casa 2-1 dopo il pareggio per 1-1 a Milano. In semifinale i sorprendenti austriaci dell'Austria Vienna, che avevano eliminato i campioni in carica del Barcellona, furono battuti con un risultato totale di 5-3, frutto del pari esterno per 2-2 e della vittoria al Bernabéu per 3-1.
La partita
A Göteborg sotto una pioggia battente va in scena una finale molto tirata tra l'Aberdeen, nel miglior momento della propria storia, e il Real Madrid, che in quella stagione si è classificato secondo in tutte le competizioni (ben cinque). I primi minuti sono scoppiettanti, con Black che dopo soli tre minuti colpisce in pieno la traversa con una spettacolare semirovesciata, e vedono gli scozzesi andare meritatamente subito in vantaggio al 7' proprio con Eric Black, implacabile in fase offensiva e con un ottimo fiuto del gol; l'azione parte da un calcio d'angolo battuto da Strachan, McLeish colpisce tutto solo di testa, Juan Josè sfiora solo la sfera e Black, ad un metro dalla linea bianca, non ha difficoltà a battere Augustin. Al quarto d'ora però, in maniera del tutto inaspettata, gli spagnoli ottengono il pareggio. McLeish tenta ingenuamente un passaggio indietro a Leighton.Santillana sfrutta con intelligenza l'errore lanciandosi sulla palla frenata dal fango e scartato il portiere in uscita. Leighton atterra il centravanti spagnolo e Menegali - ottimo il suo arbitraggio, operato in collaborazione con i due guardalinee, gli arbitri internazionali Luigi Agnolin e Enzo Barbaresco - fischia il rigore che Juanito realizza per il pari madridista. Le azioni si alternano da una parte e dall'altra, ma nessuna delle due compagini trova la rete del vantaggio e il match si conclude sull'1-1. Nei tempi supplementari un perfetto contropiede guidato da Peter Weir e Mark McGhee si conclude con la rete del definitivo 2-1 di Hewitt (ancora una volta decisiva la sua entrata in campo): suo il decisivo colpo di testa su centro di Mc Ghee che evita la lotteria dei rigori che ormai sembrava imminente.[1] L'Aberdeen diventa così tra il tripudio e i canti dei suoi circa 10.000 tifosi al seguito la seconda (e ultima) squadra scozzese ad aver vinto tale trofeo.